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I rischi veri (e falsi) per la salute del seno

PREVENZIONE

I rischi veri (e falsi) per la salute del seno

I tumori, lo sappiamo, sono malattie dovute a un insieme di fattori diversi (si chiamano “multifattoriali”), alcuni dei quali sono controllabili, altri no. Genetica, familiarità, ambiente e comportamenti concorrono a influenzare le probabilità di incappare in una patologia oncologica. Essere correttamente informati ci aiuta a fare le scelte migliori per ridurre il rischio di ammalarci e a tenerci sotto controllo se e quando ne abbiamo più bisogno. Ma non è sempre facile fra falsi miti, verità e grandi bufale. Quali di questi elementi nella nostra vita hanno (veramente) a che fare con il rischio di tumore del seno?

L’ALCOL = VERO

Non è più una novità, ma è ancora un elemento molto sottovalutato. Decine di studi hanno confermato che bere alcol aumenta il rischio di tumore al seno e le probabilità crescono con la quantità consumata. La differenza rispetto a chi non beve già esiste con piccole quantità di alcol (non c’è rischio zero), ma con tre unità alcoliche al giorno il rischio aumenta di 1,5 volte, e poi del 7-9 per cento a ogni unità extra consumata. Perché? Si sta studiando, ma pare che l’alcol aumenti la quantità di estrogeni, ormoni noti per promuovere lo sviluppo del tumore, oltre al fatto che causa un aumento di peso.

FUMO = VERO

Quando si parla di fumo si pensa – giustamente – ai tumori dei polmoni. Ma fra i tanti costi che le donne pagano al pacchetto di sigarette bisogna mettere anche un aumento del rischio di tumore mammario, tanto più alto quanto più precocemente si è iniziato a fumare, quante più sigarette si è fumato e quanto più a lungo lo si è fatto. Anche dopo aver smesso, il rischio resta più alto per 20 anni.

CREME E DEODORANTI = FALSO

Non c’è nessuna prova convincente che deodoranti e creme possano aumentare il rischio di tumore al seno. Varie le ipotesi confutate nel tempo: impediscono la traspirazione e favoriscono un accumulo di tossine? No, il tumore parte dal seno e poi raggiunge i linfonodi, e il corpo ha molti modi per liberarsi delle tossine. Contengono parabeni, simili agli estrogeni, e quindi sono pericolosi? I parabeni (oggi quasi assenti dai deodoranti) in realtà hanno un’azione molto più blanda degli estrogeni e ne siamo continuamente esposti, anche mangiando. Contengono alluminio? Nessuna dimostrazione (anche se si consiglia di non usare deodoranti contenenti alluminio prima di sottoporsi a una mammografia, perché può rendere più difficile la lettura dell’esame e l’identificazione di eventuali masse.

TERAPIA ORMONALE IN MENOPAUSA = VERO (CON RISERVA)

Il timore di un legame tra tumore al seno e terapia ormonale sostitutiva (in sigla TOS o HRT - hormone replacement therapy) risale a un grande studio americano pubblicato nel 2002, in cui si osservava un lieve aumento dei casi di tumore al seno nelle donne che assumevano estrogeni e progestinici. Ma la diffidenza verso la terapia ormonale sostitutiva non è del tutto giustificata, per vari motivi. L’aumento di rischio è contenuto e si riferisce a farmaci e dosaggi diversi da quelli in uso oggi in Italia. I dati inoltre riguardavano periodi di assunzione molto lunghi (più di 5 anni). Quindi non c’è ragione di avere paura della TOS, che può essere molto utile per gestire i sintomi della menopausa: vampate di calore, problemi vaginali e vescicali, disturbi del sonno, bruschi cambiamenti di umore, anche malattie cardiovascolari, osteoporosi, disturbi cognitivi. Occorre parlarne a fondo con il medico che, proponendo i farmaci giusti, nel momento giusto e per la giusta durata, potrà fornire un aiuto efficace e sicuro.

PROTESI MAMMARIE = FALSO

Le protesi al seno non aumentano il rischio di ammalarsi di tumore della mammella. Esiste però un rischio bassissimo di incorrere in un raro tumore chiamato linfoma anaplastico a grandi cellule, originato da uno stato infiammatorio nel tessuto intorno alla protesi (più frequentemente da quelle in silicone che saline). Nel 2014 nel mondo si sono contati meno di 200 casi di linfoma anaplastico a grandi cellule a fronte di milioni di donne che vivono con una protesi al seno. Inoltre, in genere tutte le donne che hanno protesi mammarie effettuano già regolarmente un controllo annuale con ecografia mammaria che può identificare precocemente eventuali anomalie.

IL SOLE = FALSO

Il sole può rappresentare un fattore protettivo nei confronti del tumore al seno. Il sole, infatti, stimola la produzione di vitamina D che potrebbe ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Diverse ricerche che hanno comparato le probabilità di ammalarsi di tumore al seno in donne che trascorrevano molto tempo all’aria aperta: merito del sole? O dell’attività fisica? Difficile spartire i meriti. Quel che è chiaro, però, è che non si è mai riusciti a dimostrare un simile effetto positivo della vitamina D assunta tramite integratori. Naturalmente, perché il sole sia un amico e non un boomerang per la nostra salute, occorre proteggersi, evitare le ore centrali della giornata e utilizzare sempre adeguate protezioni solari.

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